“Provaci ancora!” Chissà quante volte Ghali Amdouni– o – come siamo abituati a conoscerlo- Ghali- se lo sarà detto durante quest’anno! Il motivo? Da stella tra le più luminose del firmamento della nuova scena hip-hop Made in Italy, il “pop trapper” di Milano si è ritrovato scaraventato ai confini oscuri dell’universo delle classifiche, nonostante l’attesissima uscita dei singoli del nuovo album. I Love You, Turbococco e Hasta La Vista (i nomi dei tre estratti), non hanno, difatti, fatto registrare l’atteso successo, facendo registrare insieme pochi streams, se paragonati ai risultati e al successo di hit precedenti, come Ninna Nanna e Cara Italia. Quali potrebbero essere i motivi? A mio avviso, si può tranquillamente affermare che non è stata lungimirante la concessione dal taglio più commerciale dei pezzi – inteso come tentazione al realizzare contenuti easy e sonorità basic, per monetizzare con brani di facile e immediato ascolto. Mi è parsa chiara la scelta di trascurare una certa parte /profondità creativa, più legata alla poetica personale che ha reso celebre Ghali, per sperimenatre altro. La passione di Album (il suo primo disco) non era rintracciabile in nessuno dei tre pezzi, i quali, del tutto pop, hanno argomenti troppo banali! Complice l’estate, chiunque pensava sarebbero diventati comunque dei tormentoni…ma così non è stato per fortuna!
Perché sono così duro? Perché Ghali aveva dimostrato di saper fare cose molto belle e sarebbe stato un dramma perderlo per ridursi a fare hit da spiaggia (che Baby K non me ne voglia)!
E allora subito in studio! L’Italo-Tunisino si è rimboccato le maniche per tornare ai suoi suoni e ai suoi temi: il bisogno di accettazione e le delicate situazioni famigliari! Ne è uscito fuori Flashback, che io voglio leggere in chiave del tutto romantica: il titolo, oltre che un ritorno con la mente alle dinamiche vissute da ragazzino, è un pezzo d’amore nei confronti dello stile musicale che contraddistingue da sempre Ghali: quelle basi tristi e distorte che esplodono appena inizia a cantarci sopra!
Al primo ascolto del brano, il pianoforte in introduzione mi ha fatto pensare “E’ davvero tornato”! E la base si evolve diventando sempre più travolgente con gli schemi tipici della trap, il che presuppone che Ghali inizi a rapparci…e infatti lo fa! Carino anche come il loop di piano sopracitato rimandi ai suoni arabeggianti tipici delle sue altre celebri canzoni: un marchio di fabbrica!
Il ritornello entra subito in testa, e struggenti sono le parti in cui il trapper canta: “Mio papà l’ho visto più dentro che fuori”
Quanto era mancato il vero Ghali! E delle tre canzoni pubblicate in estate che si fa? Nulla! Passato, in quanto Flashback è stato pubblicato come “primo estratto del nuovo album”!
Ripartire da 0 è difficile, ma Ghali l’ha fatto per bene! Chiudersi in studio e abbandonare un progetto per crearne uno con sonorità più intime non deve essere stato facile, ma, se questo è il primo risultato, speriamo che Ghali faccia flashback più volte!