Andranno in onda stasera alle 21:10 gli episodi 3 e 4 de Il Miracolo, episodi già disponibili da giorni in anteprima su on demand per i clienti di Sky abbonati da più di tre anni.
Il Miracolo è la nuova serie evento di Sky Atlantic e già si presenta con il giusto curriculum. Infatti, è risaputo che Niccolò Ammaniti sia uno dei migliori scrittori italiani in vita e anche che si fosse già cimentato con buoni risultati alla regia. Con Il Miracolo giunge alla perfetta fusione tra la sua scrittura e le sue capacità registiche, anche grazie alla collaborazione con Francesco Munzi e Lucio Pellegrini. Non solo una regia d’eccezione, ma anche un cast che conta nomi del calibro di Guido Caprino, Tommaso Ragno e Alba Rohrwacher.
In un’Italia che si appresta ad affrontare un referendum per uscire dall’Europa, il primo ministro Fabrizio Pietromarchi si trova a fronteggiare una situazione difficile da gestire: nel bunker di un boss latitante viene ritrovata una statua della Madonna, ma non è un idolo qualsiasi, perché è capace di produrre 9 litri di sangue all’ora piangendo.
Le prime scene sono leggermente splatter, come ha voluto intenzionalmente rendere il regista, infatti tutto è intriso di sangue. Dopo il ritrovamento della statua, parte la sigla, Il Mondo di Jimmy Fontana, uno di quei pezzi che fanno stringere i cuori di tutti: così Ammaniti guadagna decisamente dei punti in più già in partenza. E con la sigla iniziamo davvero ad essere catapultati nel complesso mondo de Il Miracolo.
Al filone narrativo principale si intrecciano le storie di padre Marcello, di Olga, di Sole, di Sandra, della famiglia del boss della ‘Ndrangheta.
Non si sa precisamente l’anno di ambientazione della serie, ma uno scenario come questo, difficile dal punto di vista politico, dove giocano ruoli importanti la società mafiosa e la religione, è davvero così lontano da noi?
A proposito di religione, il presidente è apertamente ateo ed è scettico di fronte a questa situazione, perciò per capire come comportarsi chiama in aiuto padre Marcello, personaggio ambiguo, tetro, disturbato, così tanto da indurre nel dubbio lo stesso spettatore, che non sa se odiarlo o provarne compassione.
E tutto, ne Il Miracolo, è in bilico tra tendenze opposte, tutto ruota tra il sacro e il profano, tra la religione e la scienza, perché tanti sono i misteri dei quali si infittisce la trama di questa serie tv, ma primo tra tutti: di chi sarà il sangue prodotto dalla statua della Madonna? Perché sì, dopo accurate analisi di laboratorio è risultato che quella statua, costituita banalmente da plastica, piange sangue che è riconducibile ad un genoma umano. Di chi (ancora) non si sa.
Attorno a tutti questi elementi viene portata avanti da Ammaniti una attenta analisi della complessità dei rapporti umani e di come possano essere influenzati da un evento di questa portata.
Una serie de genere non può fare altre che diventare subito un cult, ed è così ben fatta da confermare che anche noi italiani siamo capaci di produrre serie tv dal taglio internazionale, come Sky ha già dimostrato, per esempio, con Gomorra, The Young Pope, 1992, 1993. Il consiglio è dunque quello di guardare Il Miracolo, per godere con i vostri stessi occhi di una serie incalzante, da seguire tutta d’un fiato, ben recitata e ben scritta, dove niente è scontato e tutto può succedere.